La paura dentro casa: cosa preoccupa di più gli italiani

Cosa preoccupa di più gli italiani? Crisi economica, terrorismo, immigrazione incontrollata, certo. Ma il primo posto – secondo la statistica diffusa dall’Istat riportata da Qn (Il Giorno, Il Resto del Carlino e La Nazione) – tocca alla criminalità, specie quella dei reati cosiddetti minori (furti, scippi, rapine). Nel comparto sicurezza al vertice ci sono i furti in casa, temuti da quasi tre italiani su quattro, per la precisione dal 72,5% dei residenti nel Bel Paese. La percentuale sale al 77,5% per chi paventa di trovarsi nell’abitazione assieme ai familiari quando entrano i malviventi.  E non è il valore materiale delle cose o la quantità del denaro sottratti (ritenuti importanti da poco più del 10%) quanto il timore che la casa venga danneggiata e di essere privati di oggetti di alto valore affettivo. Una paura comprensibile se si considera che, a fronte di oltre 251.000 furti in  appartamento denunciati nel 2014 – senza considerare quindi i furti non denunciati che sono quasi altrettanto numerosi – sono finiti in carcere solo 3.600 ladri, poco più di uno su 100 reati “ufficiali”. Svaligiare case è un crimine in continuo aumento; oggi più del doppio del 2003. Da rilevare che gli edifici con portineria registrano l’80% di furti in meno.

Il rischio di subire reati sulla proprietà è variabile sul territorio: il Nord presenta i tassi di furto in abitazione per 1.000 famiglie più alti rispetto al resto d’Italia; le regioni del Nord-ovest hanno il primato per quanto riguarda i borseggi, mentre il Sud mantiene quello sulle rapine. Se a questi dati si aggiunge che due italiani su tre temono di essere scippati o rapinati in strada, si capisce come il tema della sicurezza resti centrale nel nostro Paese, in cui il primo desiderio è quello di sentirsi sicuri nella propria casa e per le strade della città in cui si abita.

portiercassa_portieri PORTIERCASSA RIMBORSA LA MALATTIA DEL PORTIERE E OFFRE

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